Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Il Messaggio di papa Francesco per la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che è stato presentato l’11 maggio, riafferma due diritti fondamentali, da sempre affermati nel Magistero sociale della Chiesa: il diritto di migrare e il diritto di vivere nella propria terra. I due diritti si fondano sui principi della libertà e della destinazione universale dei beni che il Signore ha creato e destinato a tutta l’umanità. Entrambi questi diritti oggi sono a rischio. Il diritto di migrare viene fermato da muri che si alzano, da nazionalismi di ritorno, da legislazioni che indeboliscono il diritto di lasciare la propria terra di chi cerca un lavoro e un sostegno alla vita personale e familiare o fugge da guerre, disastri ambientali, dittature. Il diritto di rimanere nella propria terra è messo a rischio dalle numerose guerre e conflitti in atto, da forme nuove di colonialismo, dalla mancanza di pari opportunità di uomini e donne, dal grave sfruttamento.

La Chiesa Italiana dal 2017 ha messo in campo alcune decine di milioni, provenienti dall’8 per mille per tutelare questi due diritti delle persone soprattutto in fuga dall’Africa, realizzando con Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Missio e la collaborazione di numerose ONG, progetti di cooperazione allo sviluppo, ma anche canali di tutela dei viaggi soprattutto dei minori non accompagnati: un progetto dal titolo ‘liberi di partire, liberi di restare’, un segno importante nella debolezza della cooperazione allo sviluppo.

Il Messaggio del Papa, con parole forti e puntuali, sostiene questo cammino intrapreso dalle Chiese in Italia e le impegna a sviluppare una cultura dell’incontro, della tutela e della promozione del mondo dei migranti, liberi di partire e liberi di vivere nella propria terra.

Testo del messaggio

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