GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

 

“Liberi di scegliere se migrare o restare”

Il 24 settembre si celebrerà la 109a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato.

Il Santo Padre ha scelto come titolo per il suo tradizionale Messaggio “Liberi di scegliere se migrare o restare” con l’intenzione di promuovere una rinnovata riflessione su un diritto non ancora codificato a livello internazionale: il diritto a non dover emigrare, ossia – in altre parole – il diritto a poter rimanere nella propria terra.

Concetto chiave del Pontificato di Papa Francesco, la “cultura dell’incontro” viene posta con forza in antitesi alla “cultura dello scarto” capace solo di generare disuguaglianze, esclusivismi e indifferenza.

Celebrando la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, già da 109 anni la Chiesa esorta a questo fondamentale passaggio e cambiamento culturale e ne fa l’occasione per esprimere la propria sollecitudine per le diverse categorie di persone in movimento in situazione di vulnerabilità: pregando per loro mentre affrontano molte sfide impegnative, ma anche provando ad accrescere nei fedeli la consapevolezza delle opportunità offerte dalla migrazione e a traghettarli oltre un poco cristiano atteggiamento di difesa e di paura.

Per l’Italia – che con i suoi emigranti di fine ‘800 e inizio ’900 aveva determinato la nascita di questa Giornata – le migrazioni sono oggi un particolare segno dei tempi in quanto essa è divenuta anche terra di immigrazione.

Ogni comunità cristiana è invitata a tradurre in passi concreti e in prospettive di lavoro questa imprescindibile cultura dell’incontro. Si tratta di mettere in atto processi capaci di aiutare i cristiani a vedere la migrazione come fenomeno globale interconnesso che offre opportunità di incontri arricchenti e crescita culturale per tutte le persone coinvolte; di educare all’accoglienza, alla solidarietà e all’apertura.

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