Gli auguri di Natale.
“La tua gente riedificherà le antiche rovine,
ricostruirai le fondamenta di epoche lontane.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
restauratore di case in rovina per abitarvi”
(Isaia, 58,12)
Carissimi,
terminato il Giubileo della Misericordia, chiusa la Porta santa, in anticipo nella nostra Chiesa a causa del sisma, papa Francesco, nella sua lettera apostolica “Misericordia et misera”, ci invita a spalancare la porta della Misericordia del nostro cuore. In questo tempo “abbiamo imparato che Dio si china su di noi (cfr. Os 11,4) perché anche noi possiamo imitarlo nel chinarci sui fratelli” (n. 16).
La porta della Cattedrale, che abbiamo attraversato durante l’anno giubilare, “ci ha immesso nella via della carità che siamo chiamati a percorrere ogni giorno con gioia e fedeltà” (n. 16).
Chissà se può aiutarci a riflettere, in questo tempo di Natale, un dialogo colto negli ambienti della Caritas diocesana!?
“Presso il magazzino della Caritas diocesana, Suor Smitha sta lavorando con alcuni volontari. Alcuni sono giovani musulmani, richiedenti asilo, che prestano il loro prezioso servizio alla mensa o al vestiario. La suora tira fuori gli scatoloni con gli addobbi di Natale per preparare l’albero e il presepe……