Omelia al 5° Seminario Nazionale di Pastorale Sociale e del Lavoro
16 febbraio 2020
La Parola di Dio, che la liturgia di oggi ci offre, ci invita riflettere sui comandamenti che Egli ha donato all’umanità come atto di amore. Dio non può che volere il bene dell’umanità. Parlare di comandamenti, però, non ha buon e facile ascolto oggi. Nel migliore dei casi, porta a quella risposta che è stata data a Paolo ad Atene, quando ha parlato della resurrezione: “ti ascolteremo un’altra volta”. Eppure i comandamenti di Dio sono per la vita dei singoli e delle comunità e il loro valore sta nel fatto che sono tutt’altro che arbitrari, sono profondamente umani, la loro fondazione religiosa sta nel fatto che Dio vuole il bene dell’umanità. Solo il delirio di libertà che serpeggia nella nostra cultura, almeno quella occidentale, porta a pensare che il comandamento non sia presidio della libertà e del bene, ma una sua mortificazione, quando non addirittura la sua eliminazione….