LETTERA PASTORALE DEL VESCOVO CARLO

CHI HA ORECCHI, ASCOLTI CIÒ CHE LO SPIRITO DICE ALLE CHIESE” (AP 2, 7)

Carissimi fedeli,

ringraziando il Signore, stiamo uscendo con fatica, e tanta sofferenza, dalla pandemia provocata dal coronavirus-Covid-19.

Abbiamo vissuto una esperienza unica, veramente faticosa, tutti colti alla sprovvista. Ci siamo sentiti smarriti, non sapendo cosa fare essendo privati dei riti, delle relazioni e della possibilità di incontrarsi.

La preoccupazione per quello che poteva capitare anche da noi è stata grande. Le notizie che arrivavano dal Nord, con drammatici bollettini quotidiani di morti e di nuovi contagiati, facevano progressivamente crescere la mia preoccupazione non solo per persone a cui mi legano cari ricordi e affetti, ma anche per voi, carissimi fedeli.

Il mio cuore e la mia mente non potevano non andare di continuo a quella Chiesa che mi ha generato e per amore della quale ho chiesto al Signore il presbiterato. Imploravo dal Signore la cessazione della pandemia. Ogni giorno, celebrando da solo la santa messa, ho presentato a Dio, insieme al pane e al vino, ognuno di voi, chiedendo protezione della vostra salute.

Era il periodo in cui stavo pensando, pregustandola, alla visita pastorale alla Diocesi che avrei voluto avviare con l’inizio del nuovo anno pastorale, cosa che desideravo attuare già da alcuni anni. La pandemia però mi costringeva a cambiare programma e a rinviare la visita almeno di un anno.

Domandavo a Dio la luce dello Spirito per capire cosa egli stesse chiedendo a me e alla nostra Chiesa in circostanze così drammatiche e inaspettate, nella convinzione che Dio è nella storia e chiede a noi di accompagnarne il divenire.

Alcune domande, che sono allo stesso tempo una preghiera, ritornavano spesso alla mia mente nelle lunghe giornate di solitudine, di adorazione e di reclusione in casa, di sospensione di quasi tutte le attività pastorali: “Signore, cosa ci stai chiedendo in questa situazione? Che cosa significa tutto ciò? Cosa ti aspetti da me e dalla nostra Chiesa?”.

Carissimi, sono domande molto importati e che tutti dobbiamo farci. Tendiamo i nostri orecchi per ascoltare quello che Dio attraverso il suo Spirito sta chiedendo a noi e alla nostra Chiesa. Sono domande che devono accompagnarci nel nuovo anno pastorale. Se insieme ci metteremo in docile ascolto di ciò che lo Spirito suggerisce a noi e alla Chiesa, non tutto delle situazioni drammatiche che ci hanno colpito sarà stato inutile….

LETTERA PASTORALE 2020-21

 

 

 

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