Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Domenica 26 settembre si celebrerà la 107ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Tema di quest’anno “Verso un NOI sempre più grande”, pensato da Papa Francesco che, dopo la passata crisi sanitaria, vuole indicare “un chiaro orizzonte per il nostro comune cammino in questo mondo” e fa eco al suo appello a far sì che «alla fine non ci siano più “gli altri”, ma solo un “noi”» (Fratelli Tutti, 35).
In questo messaggio il Pontefice ha voluto “indicare un chiaro orizzonte per il nostro comune cammino in questo mondo”. Si legge nel testo: nel tempo presente questo noi “è rotto e frammentato, ferito e sfigurato. E questo si verifica specialmente nei momenti di maggiore crisi, come ora per la pandemia. […] E il prezzo più alto lo pagano coloro che più facilmente possono diventare gli altri: gli stranieri, i migranti, gli emarginati, che abitano le periferie esistenziali. In realtà, siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri che ci separano, non ci siano più gli altri, ma solo un noi, grande come l’intera umanità”.
È un duplice appello quello che Papa Francesco vuole lanciare per “camminare insieme verso a un noi sempre più grande”: un invito alla Chiesa perché diventi sempre più cattolica, cioè universale e a tutti gli uomini e le donne del mondo perché camminino “insieme verso un noi sempre più grande, a ricomporre la famiglia umana, per costruire assieme il nostro futuro di giustizia e di pace, assicurando che nessuno rimanga escluso. Il futuro delle nostre società è un futuro “a colori”, arricchito dalla diversità e dalle relazioni interculturali. Per questo dobbiamo imparare oggi a vivere insieme, in armonia e pace”.
Per la celebrazione della giornata, in Italia è stata scelta la Basilica Pontificia di Loreto come sede principale per la Santa Messa (teletrasmessa dalla RAI alle ore 11) che sarà presieduta da Mons. Pietro Coccia, Presidente de vescovi marchigiani.

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