Vota perBENE!

Un Codice etico degli elettori, lodevole iniziativa dell’Azione Cattolica della SS. Annunziata

Di Monica Vallorani

Consegnato lunedì 23 maggio il Codice Etico degli elettori dall’Azione Cattolica della Parrocchia della Ss. Annunziata, durante un incontro: “vota perBENE” con Luca Alici che si occupa di filosofia politica all’Università di Perugia

“Un’iniziativa straordinariamente meritoria” ha esordito Luca Alici “merito all’AC parrocchiale di aver chiesto una patente di eticità agli elettori”, si perché di solito si chiede di aderire a un codice etico agli eletti. La proposta dell’AC dell’Annunziata nasce da esperienze analoghe promosse dall’associazione a Molfetta come a Brescia, ed è stata adattata all’esperienza locale. Un’attenzione per ridare senso al voto e alla responsabilità del cittadino con questo Codice etico, perché per gli aderenti AC il cristiano vive e è dentro il proprio tempo e non può non prenderne parte.

La riflessione proposta da Luca Alici ha raccolto la sfida del consiglio parrocchiale di AC di proporre temi tanto attuali quanto poco percorsi. Le sollecitazioni di Alici sono state interessanti e non scontate visto il clima elettorale in atto, anzi impegnative e hanno rilanciato un prendersi cura e un accompagnare che non può rimanere inascoltato come cristiani.

Alici ha ricordato come il voto sia l’esito di un prendersi cura, altrimenti il momento del voto come ultimo atto in cui si affida a qualcuno il compito dell’amministrare, è vissuto solo se si ottiene qualcosa, per partecipare in maniera decisiva alla comunità politica occorre un accompagnamento feriale. La politica, così come la famiglia e la Chiesa, le tre grandi istituzioni vivono infatti oggi crisi molto simili legate alla questione della fiducia e alla capacità di mantenere promesse. Oggi sembra difficile non essere d’accordo senza rompere i legami, non è il conflitto che va evitato ma la creazione di nemici, un’ulteriore compito, anche della politica, in una società dove si tende a stare insieme tra identici.

Un’altra parola chiave proposta da Alici è stato il discernimento comunitario, caro anche a papa Francesco, oggi c’è un esercizio di discernimento politico da fare insieme e questo vale per gli elettori anche, perché dal discernimento si passa all’azione e questo vale anche per voto: “non c’è voto chiedibile e esercitabile se non c’è accompagnamento e un discernimento”. Un voto dentro questo percorso è scuola di relazione perché aiuta a capire che non tutto dipende dal singolo, ma è anche il rischio della fiducia.

La riflessione si è conclusa con due immagini bibliche: la lotta corpo a corpo di Giacobbe con l’angelo e la costruzione a Babele, dove il costruire insieme con uno scopo: la torre, sembra apparentemente corretto eppure manca il prendersi cura, costruire senza custodire, cioè senza responsabilità delle persone, delle cose, non ha futuro.

Il Codice Etico sarà disponibile in parrocchia e distribuito in questi giorni, uno strumento per esercitare il discernimento: scegliere con cura e accompagnare, perché il cittadino torni a vivere la politica come parte della sua natura umana e non come elemento accessorio che risponde a bisogni accessori del momento.

 Codice etico per volantinaggio

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