SUBISCE PERDONANDO, NON SUBISCE SOLTANTO!

OMELIA DEL VESCOVO CARLO VENERD’ SANTO

Oggi e domani sono i due giorni più tristi per la fede nella storia della Chiesa e di quella dell’umanità intera. Cosa c’è di più triste della condanna a morte di un innocente e per di più di colui che crediamo essere il Figlio di Dio e con la brutalità della crocifissione? Non a caso il sabato santo resta muto, letteralmente senza parole di fronte alla morte. Perfino la liturgia tace. Cosa c’è di più triste per un fedele che mettersi di fronte alla croce sulla quale Gesù è stato crocifisso? Penso che fosse senz’altro lo stupore addolorato degli stessi discepoli, due dei quali allontanandosi da Gerusalemme, confessano: “noi speravamo” in lui (cfr. Mt 24, 21). Di fronte al mistero della morte si infrangono tutte le speranze umane, tutte appaiono senza possibilità di realizzazione…

Venerdì santo 2023

Email this to someoneShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedInPrint this page