OMELIA DEL VESCOVO CARLO PER LA VEGLIA PASQUALE
“Sentinella, quanto resta della notte?” (Is 21,11). Abbiamo iniziato questa veglia nell’oscurità con questa domanda tratta dal profeta Isaia. Eravamo come coloro che, immersi nell’oscurità della notte, sono in attesa della luce dell’alba. Lo erano anche gli apostoli chiusi nel cenacolo, immersi nella notte calata nei loro spiriti per la morte di Gesù, forse perfino dimentichi delle sue promesse. Erano immersi nella notte di coloro che hanno perso la speranza e, probabilmente, anche con un senso di colpa per aver lasciato solo Gesù e per averlo tradito per paura. Si domandavano: “che ne sarà di noi ora?” Improvvisamente tutto sembrava finito, avvolto nell’incertezza del futuro e nella solitudine per la perdita di colui sul quale avevano puntato tutte le loro certezze…
