LA SOLLECITUDINE DI MARIA

OMELIA DEL VESCOVO CARLO PER LA FESTA DELLA MADONNA DELLA MARINA

Cattedrale 31 luglio 2022

Il brano del Vangelo, che ci parla delle nozze di Cana di Galilea, ci presenta la sollecitudine di Maria, attenta alle necessità e pronta a correre in soccorso con i mezzi di cui dispone. Sappiamo che a un certo punto della festa di nozze venne a mancare il vino e un momento di felicità e di gioia rischiava di essere rovinato. Obiettivamente non sarebbe stato un grande disastro, nessuno sarebbe morto per questo. Ma una festa che meritava di finire bene, come deve essere di un matrimonio, sarebbe stata rovinata e gli sposi ridicolizzati in tutto il paese.

            Maria non era implicata in prima persona, non aveva alcuna responsabilità in merito e apparentemente non avrebbe potuto fare nulla. Che cosa poteva farci lei, se il vino era finito e personalmente non aveva vino da offrire? Avrebbe ben potuto dirsi: “mi dispiace, ma non è affare mio e io non ci posso fare nulla”. Nessuno avrebbe avuto a che ridire. Nessuno si era ancora accorto di quello che era capitato, e nessuno le aveva chiesto qualcosa. Poteva, quindi, far finta di nulla. Ci si può sempre voltare dall’altra parte. Chi avrebbe potuto rimproverarle qualcosa? Caso mai avrebbe potuto lei commentare l’imprevidenza degli sposi che non avevano saputo organizzare come si sarebbe dovuto fare per una occasione così importante.

Madonna Marina 2022-cattedrale

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