Omelia del Vescovo Carlo
Nell’ottavo giorno dopo il Natale, la Chiesa, per antichissima tradizione, celebra la solennità della maternità divina di Maria, dogma proclamato solennemente al Concilio di Efeso e che esprime bene la fede della Chiesa nel mistero del Natale: quel bambino che Maria ha generato è vero uomo, ma anche vero figlio di Dio e Dio egli stesso. Per cui, colui che Maria ha generato è la seconda persona della santissima Trinità, unico Dio con il Padre e con lo Spirito santo. L’opera della donna Maria, la sua vera grandezza nella fede, è stata quella di donare se stessa perché Dio si rendesse presente visibilmente nel mondo con la sua opera di salvezza rivolta a tutta l’umanità.
Generando al mondo Dio, Maria ha dato il suo straordinario contributo alla riconciliazione dell’umanità divisa: ha introdotto Colui che ha riunito popoli e nazioni rappacificandoli tra loro e con Dio. Colei che dà la vita opera per la pace, è l’icona stessa dell’opera di pace, la quale non è data solo dall’assenza della guerra, ma dalla dedizione a custodire la vita umana, ogni vita umana. Ogni forma di violenza è, infatti, una lesione della pace e della dignità umana. Chi vuole la pace non può che coltivare uno stile di vita da cui sia assente ogni forma di violenza psicologica, verbale o fisica che sia……