ANDIAMO DUNQUE FINO A BETLEMME

OMELIA DEL VESCOVO CARLO NELLA NOTTE DI NATALE

Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere” (Lc 2, 15). Così si dicono l’un l’altro i pastori dopo che gli angeli ebbero dato loro l’annuncio che nella grotta era nato Gesù. E Luca commenta: “andarono senza indugio e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia”.

            I pastori non restano indifferenti all’annuncio degli angeli, forse mossi solo da curiosità, ma si mettono ‘senza indugio’ in cammino. Senza indugio: eppure è notte, sono stati disturbati nel loro sonno e devono fidarsi di un annuncio che poteva suonare anche alquanto strano per le modalità della comunicazione. Ma si mettono in cammino senza indugio: mi pare questo un primo elemento importante da sottolineare. Bisogna mettersi in cammino per incontrare Gesù, non si può stare ad aspettare, non si può rimandare. Lui certo viene, ma l’incontro avviene solo quando ci si mette in cammino verso di lui. Non basta che qualcuno, sia pure un angelo, annunci la sua presenza, non basta aver saputo, bisogna andare ad incontrarlo, magari scomodandosi un po’, come hanno fatto i pastori destati all’improvviso dal sonno….

Natale 2021-notte

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